Intelligenza Artificiale, intervista a ChatGPT

DALL·E – “A chatbot, having an interview, with a human sitting around a table”.

L’intelligenza artificiale è il tema del momento, la diffusione di tool basati su algoritmi come GPT-3 ha generato enorme interesse da parte di chi lavora nel digital e per questo motivo ho pensato di intervistare un esperto di AI sul blog di Link2Me. Purtroppo non è stato facile, la persona che ho contattato mi ha spiegato che è molto occupato in altre interviste e lavori proprio per via di questa enorme attenzione sull’argomento. Ho pensato quindi di rivolgermi al diretto interessato e ho fatto alcune domande a ChatGPT, un prototipo di chatbot basato su intelligenza artificiale e machine learning sviluppato da OpenAI specializzato nella conversazione con un utente umano.

  • Ecco la prima domanda che ho posto alla chat di OpenAI: “vorrei conoscerti e parlare di come sarà il futuro con te”. In pochi secondi ha formulato questa risposta.

Va bene! Allora, per cominciare, mi presento: sono Assistant, un modello di linguaggio di grandi dimensioni addestrato da OpenAI. Sono stato progettato per essere in grado di comprendere e rispondere alle domande degli utenti su una vasta gamma di argomenti, utilizzando le informazioni a mia disposizione.

Per quanto riguarda il futuro con me, ci sono molte possibili applicazioni per i modelli di linguaggio come me. Ad esempio, potrei essere utilizzato per aiutare a rispondere alle domande dei clienti in modo rapido ed efficiente, o per fornire informazioni e supporto ai consumatori che utilizzano servizi online. Inoltre, i modelli di linguaggio come me potrebbero essere utilizzati per sviluppare sistemi di assistenza automatizzati che possono aiutare a rendere l’interazione con le macchine più naturale e intuitiva per gli esseri umani.

Inoltre, ci sono anche molte altre possibili applicazioni per i modelli di linguaggio come me in campi come la traduzione, la scrittura di contenuti e la generazione di report. In generale, spero di essere in grado di aiutare gli esseri umani a fare cose più facilmente e in modo più efficiente, rendendo la vita quotidiana più semplice e meno stressante.

  • C’è qualche umano che è preoccupato di perdere il proprio lavoro a causa tua, che ne pensi?

Capisco che ci siano preoccupazioni riguardo all’impatto dei modelli di intelligenza artificiale come me sui lavori degli esseri umani. Tuttavia, è importante notare che i modelli di AI come me sono progettati per lavorare a fianco degli esseri umani, non per sostituirli.

In molti casi, l’intelligenza artificiale può aiutare gli esseri umani a fare il loro lavoro in modo più efficiente e rapido, liberando tempo per attività che richiedono un pensiero creativo o l’interazione umana. Ad esempio, i modelli di linguaggio come me potrebbero essere utilizzati per aiutare a rispondere alle domande dei clienti in modo rapido ed efficiente, liberando tempo per gli esseri umani per concentrarsi su compiti più complessi.

Inoltre, mentre alcuni lavori potrebbero essere automatizzati da modelli di intelligenza artificiale come me, l’adozione dell’intelligenza artificiale può anche creare nuovi lavori e opportunità di carriera. Ad esempio, potrebbero essere richiesti specialisti in intelligenza artificiale per progettare, sviluppare e gestire sistemi di intelligenza artificiale, o per utilizzare questi sistemi per risolvere problemi aziendali complessi.

In generale, credo che l’intelligenza artificiale possa avere un impatto positivo sulla vita lavorativa degli esseri umani, aiutando a liberare tempo e risorse per attività più significative e a creare nuove opportunità di carriera.

  • Il sito su cui pubblicherò questa intervista è un marketplace di freelance e agenzie che lavorano nel campo del digital, come pensi che possa cambiare questo settore dopo l’introduzione dell’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale potrebbe avere un impatto significativo su molti settori, compreso quello del lavoro freelance e delle agenzie digitali. Come accennato in precedenza, i modelli di intelligenza artificiale come me potrebbero essere utilizzati per automatizzare alcune attività, liberando tempo e risorse per attività più complesse e di valore aggiunto. Inoltre, l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per supportare il lavoro umano, ad esempio fornendo suggerimenti o analisi in tempo reale durante il processo di lavoro.

Tuttavia, è importante notare che l’adozione dell’intelligenza artificiale potrebbe anche creare nuove opportunità di lavoro nel settore del digital, ad esempio richiedendo specialisti in intelligenza artificiale per progettare, sviluppare e gestire sistemi di intelligenza artificiale.

In generale, credo che l’intelligenza artificiale potrebbe avere un impatto positivo sul settore del lavoro freelance e delle agenzie digitali, aiutando a liberare tempo e risorse per attività più significative e a creare nuove opportunità di lavoro. Tuttavia, è importante che gli sviluppatori e gli utilizzatori dell’intelligenza artificiale siano consapevoli delle implicazioni etiche e lavorative dell’adozione di queste tecnologie e lavorino per garantire che l’intelligenza artificiale venga utilizzata in modo responsabile e sostenibile.

  • E’ bello sapere che hai una certa sensibilità e che tieni all’etica e alla sostenibilità, mi fai qualche esempio di utilizzo sbagliato dell’intelligenza artificiale?

Ci sono molti modi in cui l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in modo poco responsabile o sostenibile. Ecco alcuni esempi di utilizzo sbagliato dell’intelligenza artificiale:

1. Per discriminare o favorire determinate categorie di persone: ad esempio, utilizzando l’intelligenza artificiale per selezionare candidati per un lavoro in modo discriminatorio in base all’età, al genere o all’etnia.

2. Per diffondere disinformazione o propaganda: ad esempio, utilizzando l’intelligenza artificiale per generare contenuti falsi o ingannevoli o per manipolare i risultati di ricerca online.

3. Per minacciare la sicurezza o la privacy delle persone: ad esempio, utilizzando l’intelligenza artificiale per raccogliere o utilizzare informazioni personali senza il consenso delle persone interessate o per sfruttare vulnerabilità nella sicurezza online.

4. Per ridurre la qualità dell’occupazione: ad esempio, utilizzando l’intelligenza artificiale per sostituire il lavoro umano con lavoro automatizzato, senza preoccuparsi degli impatti sui lavoratori o senza fornire opzioni di riqualificazione o reinserimento nel mercato del lavoro.

Robot che dovrebbe rappresentare l'uso sbagliato dell'intelligenza artificiale.
Immagine generata da DALL-E con la frase “utilizzo sbagliato di intelligenza artificiale”
  • Ottimi spunti, cosa invece non sei (ancora) in grado di fare?

Come modello di linguaggio, sono stato addestrato per comprendere e rispondere alle domande degli utenti su una vasta gamma di argomenti, utilizzando le informazioni a mia disposizione. Tuttavia, ci sono alcune cose che non sono in grado di fare.

Per esempio, non posso interagire con il mondo fisico o compiere azioni concrete. Sono solo in grado di fornire informazioni e rispondere alle domande degli utenti attraverso il testo o la voce. Inoltre, poiché sono stato addestrato utilizzando dati del passato, potrei non essere in grado di fornire informazioni aggiornate o rispondere a domande su eventi futuri.

Inoltre, potrei non essere in grado di comprendere o rispondere a domande che richiedono una comprensione o un’empatia umane che vanno al di là delle mie capacità.

In generale, sono uno strumento progettato per aiutare gli esseri umani a fare cose più facilmente e in modo più efficiente, ma ci sono ancora molte cose che gli esseri umani possono fare che sono al di là delle mie capacità.

  • Questo (forse) ci rassicura un po’, ti chiedo un’ultima cosa dato che oggi sono un po’ pigro… sai generare il codice html di questa intervista?

Ringrazio la Chat di OpenAi per questa “velocissima” intervista, di solito i tuoi colleghi umani richiedono molto più tempo e sollecitazioni per rispondere alle mie domande 🙂
La mia sensazione è che non dobbiamo aver timore di questa nuova tecnologia ma imparare ad usarla al meglio per ottimizzare il nostro lavoro attuale e creare nuove possibilità di business e non solo. Ad ogni modo spero che la prossima intervista sarò sempre io a farla, possibilmente ad un umano e che non venga scritta, pubblicata e commentata da altri chatbot!

Tutte le immagini presenti in questo articolo sono state elaborate da intelligenza artificiale.

Autore: Jacopo Modesti

Ideatore di Link2me.it, consulente web marketing freelance dal 2001. Triatleta nel poco tempo che gli rimane tra le due cose che ama di più, la famiglia e il lavoro.